Asessuale: Definizione, Test, Orientamento Sessuale e Bandiera

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Asessuale, chi è? Una persona che non prova attrazione sessuale. Gli asessuali costituiscono circa l’1% della popolazione e per questo sono considerati una minoranza sessuale. Infatti, vengono comunemente inclusi all’interno della comunità LGBTQIA+, dove la “A” sta proprio per Asessualità. Proprio tale aspetto è al centro di un grande dibattito, tra chi considera gli asessuali parte di questa comunità e chi, al contrario, sostiene che non abbiano nulla a che vedere con essa. Secondo questi ultimi, già il fatto di non essere orientati alla sessualità farebbe venir meno un presupposto fondamentale: la partecipazione alla causa di rivendicazione dei diritti delle minoranze sessuali.

Per poter comprendere questi due punti di vista opposti, è necessario cogliere quelli che sono gli aspetti che connotano la dimensione ancora poco nota dell’asessualità. Ebbene, in questo articolo cercheremo di trasmettere informazioni chiare e non giudicanti, sfatando i principali luoghi comuni che ancora oggi creano molta confusione sull’argomento.

Attenzione!

Asessuale non è sinonimo di asessuato. Asessuato è un individuo privo di alcune caratteristiche sessuali di natura fisica e nulla a che vedere con l’asessualità.

asessualità torta

Asessuale: Definizione

Si parla di asessualità già nel 1948 nei Rapporti Kinsey. Risale a quell’epoca, infatti, l’espressione “individui senza contatti sociali” che fu coniata per far riferimento a quelle persone che non dimostravano particolare interesse per la sessualità. Questo argomento, lasciato da parte per qualche tempo, è tornato ad essere oggetto di attenzione negli ultimi anni, all’inizio del 2000. Le ricerche hanno fatto emergere gli aspetti caratterizzanti dell’asessualità, supportando l’idea che già circolava da un po’, ovvero che l’asessualità potesse essere un vero e proprio orientamento sessuale.

Rapporti Kinsley

Sono i primi due libri pubblicati in America a cavallo tra gli anni ’40 e ’50 sul comportamento sessuale maschile e femminile.  Gli autori hanno affrontato tematiche che fino ad allora erano rimaste inesplorate, indagando la diffusione di orientamenti e pratiche sessuali nella popolazione statunitense.

Nonostante le indagini e le discussioni in merito, non si è ancora giunti ad una definizione largamente condivisa di cosa voglia dire essere “asessuale“. Ok, come abbiamo già detto la persona asessuale non prova attrazione sessuale nei confronti di nessuno. Questo potremmo definirlo la peculiarità dell’asessualità, il tratto che maggiormente la definisce. Tuttavia, è molto complesso trovare un comune accordo sul concetto di attrazione, aspetto che sta alla base di questa definizione. Cosa significa realmente essere attratti da qualcuno?

L’attrazione è infatti percepita ed espressa in modo altamente soggettivo. Può essere ricondotta ad aspetti prettamente sessuale, di natura fisica dunque, come avere connotazione più romantica e mentale. Inoltre, fa parte di un argomento ben più ampio, che è quello dell’orientamento sessuale.

Asessuale: Orientamento Sessuale

L’orientamento sessuale, come spiegato in maniera più approfondita nell’articolo sulla sessualità, è un costrutto multidimensionale. Si compone di vari aspetti, tra cui:

  • Il comportamento sessuale, che consiste in tutte le attività legate alla dimensione della sessualità, come rapporti con altri partner e autoerotismo (vedi anche: Sex Toys e Lubrificanti).
  • L’identità sessuale, ciò che definisce chi siamo a livello sessuale. È dato dall’interazione di componenti biologiche, affettive, cognitive e sociali, che riguardano rispettivamente: il sesso attribuito alla nascita, l’orientamento sessuale, l’identità e l’espressione (o ruolo) di genere.
  • Le fantasie sessuali, cioè le immagini erotiche che produciamo fantasticando su pratiche sessuali ed attività con eventuali partner.
  • L’attrazione, che può essere sessuale o romantica. Con chi vorremmo fare sesso? Di chi ci innamoriamo?

Queste variabili vanno a costruire la dimensione della nostra sessualità, determinando una grande variabilità individuale. Proprio per questo motivo, l’asessualità è considerata uno spettro.

Vedi anche: spettro dell’autismo.

Modello Storm

C’è chi pensa che l’asessualità, come abbiamo anticipato, sia un vero e proprio orientamento sessuale. Questo è spiegabile alla luce del modello di Storm (1980), che, seppur in modo riduttivo, rappresenta le diverse combinazioni di orientamento sulla base di due variabili principali: genere e attrazione sessuale. Le due frecce indicano il livello di attrazione per persone di genere diverso o analogo al proprio. Relativamente all’oggetto di interesse sessuale, distinguiamo così gli individui in etero, omo e bi-sessuali. L’asessualità trova spazio nel momento in cui si considera che anche il non avere un interesse per il sesso, a prescindere dal proprio orientamento sessuale, possa essere un modo di approcciare la sessualità. Per questo molti sono convinti che possa essere identificabile come un quarto orientamento sessuale, stabile e di natura disposizionale.

Orientamento Sessuale vs Romantico

Un aspetto particolarmente importante da tenere a mente quando si parla di orientamento asessuale è la sua duplice natura: sessuale e romantica. Questa caratteristica è infatti la variabile alla base del concetto di spettro di cui abbiamo parlato in precedenza.

Il disinteresse sessuale e quello per le relazioni affettive non vanno necessariamente di pari passo: la persona asessuale può aver voglia di instaurare un legame intimo con un partner, che tuttavia prescinde dalla dimensione sessuale.

Ne consegue che, mentre la maggior parte delle persone sperimenta attrazione di tipo fisico, anche gli asessuali possano essere attivi, ma solo a livello emotivo. Inoltre, per alcuni di questi, la relazione romantica dà accesso secondariamente alla dimensione sessuale. In questi casi la motivazione alla base dell’attività sessuale non è la mera gratificazione fisica, ma il bisogno di rafforzare l’intesa affettiva con l’altro.

La maggior parte degli asessuali ha, dunque, un atteggiamento romantico verso il partner, che varia in base al proprio orientamento. Sulla base di ciò, sono stati coniati specifici termini per riferirsi ai vari tipi di orientamento romantico:

  • Etero-romantici, chi è attratto affettivamente dal genere opposto.
  • Omo-romantici, persone attirate a livello emotivo da membri del proprio genere.
  • Bi-romantici, soggetti che si trovano in sintonia con il genere maschile e femminile.
  • Poli-romantici, che sono attratti romanticamente da più di due generi, ma non da tutti.
  • Omni-romantici, attratti da tutti i generi, ma con delle preferenze.
  • Trans-romantici, soggetti orientati verso persone non-binary (come trans e intersessuali). Vedi anche: disforia di genere
  • Andro-romantici, persone non-binary interessate al genere maschile.
  • Gino-romantici, persone non-binary interessate al genere femminile.
  • Pan-romantici, chi è attratto affettivamente dalla persona, indipendentemente dal genere a cui appartiene.
  • Abro-romantici, coloro che hanno un orientamento romantico fluido, non statico.
  • A-romantici, coloro che non provano attrazione affettiva per nessuno.

Asessuale romantico

Orientamento Romantico e Aromantico

Come l’orientamento sessuale e asessuale sono considerati gli estremi di un continuum in termini di sessualità, allo stesso modo orientamento romantico e aromantico sono due aspetti tra loro agli antipodi. Nel mezzo, c’è la cosiddetta zona grigia, in cui trovano collocazione i romantici grigi e i demi-romantici, come rappresentata nel disegno.

triangolo asessuale

  • I romantici grigi sono coloro che non si sentono particolarmente attratti a livello romantico da nessuno.
  • I demi-romantici possono sperimentare attrazione, ma solo quando hanno un intenso legame emotivo con il partner.

Relazioni Queerplatoniche

Andando sempre più incontro al versante aromantico, si arriva ad una concezione molto particolare di relazione, che è definita queerplatonica. Questo termine no label si riferisce a rapporti intensi di amore platonico, che non sono romantici ma nemmeno semplici amicizie. Sostanzialmente sono dei legami emotivamente forti tra persone, che tuttavia non vengono percepiti come vere e proprie relazioni. Proprio per questo motivo, non hanno carattere di esclusività come per le coppie monogamiche, ma sono più aperte verso le modalità relazionali del poliamore. La sessualità in tutto questo non è contemplata, ma nemmeno esclusa a priori: è una scelta a discrezione dei partner.

Quindi cosa differenzia una relazione queerplatonica da una più comune forma di amicizia? La forte connessione emotiva e il desiderio di condivisione, che sono massimi nel rapporto queerplatonico.

In questo contesto relazionale gli asessuali possono provare lo squish, concetto simile alla “cotta per un amico”. Consiste nel desiderio di impegnarsi in un legame queerplatonico con qualcuno, di avere una connessione platonica né di tipo romantico né sessuale.

Asessuali lito-romantici

Sono persone che provano attrazione romantica per qualcuno, che tuttavia svanisce se questa viene ricambiata o se comincia una relazione con tale partner.

asessuale

Asessuale: Sessualità

La persona asessuale, dunque, non è interessata all’attività sessuale e spesso predilige la relazione di tipo romantico. Ma quindi davvero non fa sesso?

Se siete arrivati a leggere fin qui potreste aver già aver chiaro che essere asessuale non significa negarsi completamente la dimensione della sessualità. Questo è, infatti, solo il primo di molti pregiudizi e stereotipi (anche di natura sessista, vedi anche: effetto Dunning-Kruger) che ruotano attorno alla comunità asessuale: attrazione sessuale e romantica sono due aspetti separati. Certo è che l’asessualità spesso non ricalca per frequenza e modalità la sessualità di tipo più “tradizionale”.

Approfondimento

Se vuoi saperne di più sull’argomento, ti consigliamo il documentario di Eleonora Soresini: “Asex”.

Prima di vedere quali sono gli aspetti peculiari dell’asessualità, vediamo (e smentiamo) alcuni di questi luoghi comuni su questi individui.

Cosa NON è l’Asessualità

  • Non si è asessuale se l’assenza di attività erotica e sessuale è il frutto di una scelta religiosa, come il preservare la propria castità (vedi anche: Contraccezione) e Malattie sessualmente trasmissibili). Allo stesso modo, non riguarda la limitazione sul piano sessuale indotta dall’assenza di un partner o da una riduzione della libido. Alcuni farmaci e sostanze abbassano il nostro livello di desiderio ed eccitazione sessuale, ma non per questo ciò ci rende asessuali. I livelli di testosterone in questo caso non c’entrano nulla.
  • L’asessualità non è una disfunzione sessuale, sebbene in passato si sia discusso molto su questo aspetto. Diverso è il caso in cui l’astensione dall’attività sessuale è un meccanismo adottato per sfuggire a situazioni imbarazzanti legate alla presenza di una problematica di natura sessuale.
  • L’asessuale non ha paura di fare sesso, mica è una fobia la sua! Allo stesso modo non prova repulsione, né altri sentimenti negativi verso di esso. Semplicemente, non è interessato.

Asessuale: Caratteristiche della Sessualità

L’asessualità non è, dunque, data da un problema fisico. È semplicemente la natura di un individuo. Proprio per questo il funzionamento fisiologico sessuale è preservato: in linea di massima non ci sono problemi legati alla lubrificazione e all’erezione. I meccanismi collegati allo stato di eccitazione fanno il loro dovere. Anche il desiderio, di per sé, è presente: manca l’interesse verso gli altri, ma non l’interesse per il sesso.

asessualità

Di conseguenza, una buona fetta di asessuali ha anche fantasie legate alla sessualità. Queste, tuttavia, sono sganciate dalla pratica sessuale e spesso le scene immaginate non coinvolgono nemmeno la persona stessa. I contenuti seguono tematiche peculiari, come cartoni animati, fantasie di stupro (vedi anche: Sex Offender) o atti voyeuristici. Proprio per queste particolarità l’asessualità è stata inizialmente considerata una forma di parafilia, teoria ad oggi smentita.

La masturbazione è un comportamento sessuale limitato, ma presente. La ricerca del piacere è solo uno dei possibili motivi che spingono la persona asessuale a praticare autoerotismo. Di solito questo tipo di sessualità viene utilizzata per scaricare la tensione, ridurre lo stress, facilitare il sonno (vedi anche: Insonnia) e aumentare la condizione di benessere generale del corpo (vedi anche: Benessere cognitivo).

L’attività sessuale con un partner, come abbiamo in parte già visto, non è da escludere, anche se la maggior parte degli asessuali preferiscono relazioni romantiche.  Sottolineiamo che l’asessualità non esclude la parte di contatto fisico, come carezze, baci e abbracci. Proprio perché queste persone ricercano partner disponibili dal punto di vista affettivo e meno da quello sessuale, solitamente preferiscono relazioni poliamorose. Ciò permette loro di soddisfare i propri bisogni all’interno di un contesto che li fa sentire più sicuri. Inoltre, l’attività sessuale è spesso sostituita da pratiche di BDSM, che offrono uno spazio alternativo alla sessualità.

Asessuale: Test

“Come faccio a sapere se sono asessuale?”

Negli ultimi anni è stato proposto uno strumento per valutare l’orientamento asessuale: l’Asexuality Identification Test (ASI). Si tratta di un questionario con 12 domande che valuta le varie dimensioni dell’asessualità. Potete vedere qui il test completo.

In ogni caso, se avete qualche dubbio sul vostro orientamento sessuale, potete soffermarvi a riflettere nello specifico su questi aspetti:

  • Sono o non attratto mai stato attratto da qualcuno a livello sessuale?
  • Preferisco fare altre attività che non siano centrate sul sesso con la persona di cui sono innamorat*?
  • Mi manca o non mi manca la sessualità con un partner?
  • Questi aspetti fanno parte di me da sempre? Sono sempre stato così?

Per un ulteriore possibilità di confronto, suggeriamo il sito asessuali.com, il portale italiano dedicato all’asessualità.

Quando ci si accorge di essere Asessuali?

Nonostante l’asessualità sia un tratto della persona e, come tale, presente da sempre, la consapevolezza dei questo aspetto emerge del tutto all’inizio dell’adolescenza. In questo periodo ha inizio lo sviluppo puberale che comporta la maturazione sessuale: gli amici sono attratti sessualmente e parlano praticamente solo di sesso. Emerge così una discrepanza tra il proprio modo di essere e quello degli altri, che in alcuni casi può portare ad importanti riflessioni su di sé e sulla propria identità.

Asessuale: Bandiera

Il simbolo per eccellenza dell’orgoglio asessuale è la bandiera a quattro colori, ognuno in rappresentanza di una diversa sfumatura dello spettro dell’asessualità.

  1. Nero, simboleggia gli asessuali.
  2. Grigio, rappresenta la zona grigia, quindi demi-romantici e romantici grigi.
  3. Bianco, indica la sessualità.
  4. Viola, il colore della comunità asessuale.

 

bandiera asex

La bandiera risale al vicino 2010, quando l’AVEN (acronimo di Asexual Visibility and Education Network) ha lanciato un sondaggio allo scopo di far scegliere alla comunità asessuale il proprio simbolo. Questo simbolo è andato a sostituire quelli utilizzati in precedenza, che non si adattavano alle esigenze di questo gruppo. Il triangolo di AVEN proposto nel paragrafo sull’orientamento romantico è proprio uno di questi.

Curiosità

Tra i personaggi storici più famosi nel panorama dell’asessualità ritroviamo Newton, Tesla, Kant e Barrie. L’attenzione alla comunità asessuale è dimostrata ampiamente anche nel mondo del cinema, che è rappresentata in molte serie tv, come Big Bang Theory (da Sheldon), Deadh Note (da Light Yagami) e Sex Education (da Florence). Per non parlare di personaggi di celebri romanzi, quali Sherlock Holmes, Bilbo Beggins (nel Signore degli Anelli) e Albus Silente (ovviamente di Harry Potter).

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